Cari Jiemmini dell’agenzia di moda Milano JM una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, ci vogliono dodici mesi per preparare L’Artigiano in Fiera, la più grande rassegna internazionale del «fatto a mano» (d’Italia, d’Europa, del Mondo). L’Artigiano in Fiera prende il via oggi, 3 dicembre alle ore 12 a Rho Milano Fiera (fino all’11 dicembre, con orario 10-22.30; ingresso gratuito). L’inaugurazione e un intero padiglione, il numero 3, sono dedicati alle micro imprese delle zone terremotate. Una vetrina golosa e di qualità: norcineria e tartufi umbri; pecorino dop dei colli laziali e formaggi del caseificio storico di Amatrice. Passito di Vernaccia e perfino, new entry dell’ultimo momento, le collezioni della scuola orafa marchigiana. «La forza della Fiera, da sempre, non è lo shopping, ma la relazione umana. La gente viene per parlare ai produttori: interessano le storie, le difficoltà, le vittorie. Si creano rapporti che nel tempo si trasformano in amicizie», spiega ancora Intiglietta. Che aggiunge: «Sarà emozionante l’incontro con gli agricoltori e gli artigiani dell’Italia centrale». Novità. Ce ne sono ogni anno, e questa ventunesima edizione non fa eccezione. L’attenzione al settore enogastronomico è cresciuta in modo esponenziale. Così il mercatone globale ha dato una nuova veste alla ristorazione, riqualificandola. «Abbiamo selezionato 40 ristoranti e legato i menù ai prodotti in vendita nelle botteghe». Un’offerta, quindi, che si allarga all’esperienza: dopo aver assaggiato un piatto è possibile comprare gli ingredienti per realizzarlo a casa e impararne la ricetta prendendo parte alle lezioni delle scuole di cucina. Cinquanta scuole, nessun nome di grido. «Non è lo spirito — ribatte il presidente — la nostra è cucina popolare, non ci vuole lo chef famoso per i pizzoccheri, la paella valenciana, i dau phu vietnamiti e le tortillas del centro America».
