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Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, con l’app Salute , Apple stava già cambiando il modo in cui teniamo traccia dei nostri progressi, dalla qualità degli allenamenti a quella del sonno, passando per altre decine di parametri fondamentali. Ora però con Research Kit, il nuovo software annunciato durante l’evento di lancio dell’Apple Watch, la casa di Cupertino punta a trasformare l’iPhone in uno strumento di ricerca medica globale.  Attraverso Research Kit, un software open source che arriverà ufficialmente dal mese prossimo, pazienti e medici saranno a stretto contatto: insieme a prestigiosi partner di livello mondiale, tra cui la Oxford University e la facoltà di medicina di Stanford, Apple ha già realizzato cinque applicazioni, disponibili da oggi, dedicate alla ricerca su Alzheimer, diabete, asma, malattie cardiovascolari e cancro al seno. Nel caso dell’Alzheimer, ad esempio, l’app proporrà al paziente diversi test quotidiani per misurare le variazioni della sua condizione, che saranno poi integrate dal resto dei dati raccolti dall’app Salute. I ricercatori avranno così accesso a un quadro costante e completo della situazione, proveniente in tempo reale da un bacino di utenti mai così vasto.  Come da tradizione Apple, l’esperienza è facilmente accessibile a chiunque: basta scaricare l’app di cui si ha bisogno, leggere le avvertenze e dare il proprio consenso. La privacy, in questo caso più che in altri, è ovviamente al primo posto, e ogni utente potrà decidere se e quali dati condividere nello specifico, mentre Apple non avrà nemmeno accesso alle misurazioni. Ma i benefici per i pazienti stanno anche nella possibilità di comunicare con i medici: “Un’altra criticità dei programmi di ricerca è che i malati non ricevono notizie se non a sperimentazioni concluse – conclude Williams -. Ora però i risultati saranno visibili in tempo reale, aiutando anche i pazienti a sentirsi meno soli e ad affrontare meglio la loro patologia”.