Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JMuna delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano,impressionante Nibali, da squalo a leone. Vincenzo Nibali si esalta, ci esalta. Nella tappa del pavè, temuta e rispettata, amata o odiata, il siciliano compie un capolavoro. La sua maglia gialla lorda di fango è il simbolo di una classe immensa: solo chi ne ha tanta può interpretare alla perfezione quella sorta di danza macabra sulle pietre verso Arenberg, senza averlo mai fatto prima. Vince l’olandese Lars Boom, ma questo con tutto il rispetto è un particolare secondario.La quinta tappa del Tour de France 2014, la Ypres-Arenberg Porte du Hainaut, originariamente di 155.5 chilometri ma leggermente modificata per il maltempo, va a Lars Boom che vola a quasi 46 di media. L’olandese è un grande esperto del fango, tanto che nel 2008 alle Bandie ha conquistato la maglia iridata nel ciclocross. Il primo attore è Nibali, che infligge una severa lezione agli altri pretendenti al podio di Parigi: Contador, Valverde, Talansky, tutti più o meno messi in riga. Non c’è invece più Froome, altro fatto importante di giornata: il keniano bianco cade ancora e dice basta. E questa è un’altra svolta del Tour. Il cammino è ancora lunghissimo, ma ora Nibali – forte di una squadra estremamente competitiva – potrà lasciare agli altri la prima mossa.