Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, alla fine ce l’ha fatta, il Pallone d’Oro Fifa – il secondo dopo quello vinto nel 2008 col Manchester United – è suo. Cristiano Ronaldo interrompe il dominio di Lionel Messi e porta a casa l’agognato trofeo assegnato dai 184 ct e altrettanti capitani delle nazionali e da 173 giornalisti. Una vittoria larga per il fuoriclasse portoghese del Real Madrid, 1.365 punti (27,99%) davanti a Lionel Messi (1.205, 24,72%) e Franck Ribery, alla fine solo terzo (1.127, 23,39%). Che Ronaldo ci tenesse eccome, nonostante le dichiarazioni rilasciate in giornata («se non vinco non cambia nulla»), si è visto subito, quando è scoppiato in lacrime sul palco. «Non ho parole per descrivere questo momento – mormora commosso – È un orgoglio enorme, non potete capire quanto sia difficile vincere questo trofeo, è un momento molto emozionante per me». Pace fatta con Joseph Blatter («a inizio anno ci siamo chiariti al telefono», ha rivelato prima della cerimonia il presidente Fifa, che con una sua goffa imitazione davanti agli studenti di Oxford aveva fatto indispettire non poco l’attaccante del Real Madrid) e premiato chi nell’anno solare ha fatto meglio a livello individuale (69 reti), con buona pace di Messi e Ribery, forse il più deluso, che pure con Barca e Bayern qualcosa hanno vinto. Probabilmente i 4 gol nel doppio spareggio mondiale con la Svezia hanno fatto la differenza e anche se la Fifa nega, prorogare le votazioni dal 15 al 29 novembre ha determinato la sua vittoria. Ma le lacrime di Ronaldo non sono state le uniche della serata. A precederlo era stato Pelé, unico giocatore a vincere un Mondiale per tre volte (1958, 1962 e 1970) e omaggiato col primo Pallone d’Oro-Premio d’Onore, una sorta di riconoscimento alla carriera.