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Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, la novità è la clamorosa retromarcia di Silvio Berlusconi: il Pdl – dice il Cavaliere in aula – vota la fiducia al governo Letta. Un dietrofront “non senza interno travaglio” ammette l’ex premier, visto che il gruppo del Senato questa mattina aveva deliberato il contrario. E che sembra dettato dal tentativo di rincorrere i dissidenti. I numeri per far continuare il governo Letta a Palazzo Madama, infatti, già c’erano: grazie ai 23 firmatari di una mozione a sostegno dell’esecutivo, provenienti dal Pdl e Gal. Addirittura 35 i dissidenti secondo Roberto Formigoni. In ogni caso “una nuova maggioranza” come aveva prontamente certificato Dario Franceschini. Uno smottamento nel centrodestra che – sempre secondo Formigoni -, uno degli aderenti alla fronda, avrebbe potuto portare alla formazione di un nuovo gruppo a Palazzo Madama. “I destini sono separati” – erano state anche le parole laconiche di Mariastella Gelmini. Poi Berlusconi spariglia tutto. Ma il partito resta nel caos, visto che poi a sfilarsi sono i più duri. Come Sandro Bondi che polemico dopo l’intervento del capogruppo Pd, Zanda, commenta: “Fa bene a trattarci con disprezzo”.