Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, teatro dei Sogni hanno condiviso gioie e vittorie e nel giro di otto giorni, quasi in ordine d’importanza, hanno scelto di dire basta. Dopo Alex Ferguson e Paul Scholes, un’altra icona del Manchester United decide di farsi da parte. Ma associare David Beckham ai soli Red Devils e’ quanto meno riduttivo. Uno dei talenti piu’ puri espressi dal calcio inglese negli ultimi vent’anni si appresta ad appendere le scarpette al chiodo: ancora due partite col Paris Saint Germain, l’ultima il 26 maggio contro il Lorient, e calera’ il sipario sulla carriera di Beckham, che nel calcio ha avuto due amori: il Manchester united e la nazionale. Una carriera infatti fortemente legata allo United, dove ha fatto il suo ingresso nel ’91, debuttando in prima squadra il 23 settembre 1992, ad appena 17 anni, in una gara di Coppa di Lega contro il Brighton. Sara’ l’inizio di una cavalcata lunga 394 partite, sei Premier League vinte, due FA Cup e una Champions League datata 1997. Beckham e’ una delle stelle piu’ luminose di quella squadra, ala destra un po’ atipica, dotato di un piede destro fatato che su cross e punizioni fa la differenza.Beckham ha dato tutto per quella maglia, indossata per la prima volta nel settembre ’96 contro la Moldova, sotto la guida di Hoddle. Dietro le sue 115 presenze, 59 delle quali con la fascia di capitano (la prima il 15 novembre 2000 contro l’Italia), le corse contro il tempo dagli infortuni, a volte riuscite (la frattura al metatarso e lo stop di due mesi prima dei Mondiali 2002), a volte no (la rottura del tendine d’Achille che lo costrinse ad andare in Sudafrica come semplice accompagnatore). E ancora, durante la parentesi americana, gli inverni in Europa ad allenarsi o giocare per non perdere il posto. Beckham e’ stato amato (il suo gol alla Grecia fu decisivo per la qualificazione ai Mondiali nippo-coreani) e odiato (dall’espulsione nella gara con l’Argentina a Francia ’98 che non gli fu mai perdonata al gestaccio contro i tifosi inglesi dopo la sconfitta col Portogallo a Euro2000). E poi l’ultima delusione, l’esclusione dalla nazionale olimpica in campo per quei Giochi di Londra per cui lui stesso si era impegnato in prima linea.
Beckham è impegnato anche nel campo pubblicitario, è un’icona extrasportiva, vuoi per il matrimonio con la Spice Girl Victoria Adams, vuoi per le gigantografie pubblicitarie che lo vedono uomo immagine di Armani. Gli dedicano pure un film, “Sognando Beckham”.