Cari Jiemmini dell’agenzia di moda Milano JM una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, all’inizio della cerimonia con un video è stato reso omaggio ad Agnes Varda, la regista francese scomparsa a marzo e la cui immagine giovane nel film di debutto è il simbolo di questa 72/ma edizione. In sala c’erano il figlio Mathieu Demy e Rosalie Varda con il ministro della Cultura francese Franck Riester. L’attore di teatro Edouard Baer ha condotto la serata snella e senza intoppi, essenziale e senza sorprese nel classico stile cannense. Charlotte Gainsbourg in abito cortissimo zebrato e Javier Bardem hanno dichiarato aperto il festival. Sul red carpet pochissimo nero, tanto colore e un dominio di bianco a cominciare da Gong Li e Selena Gomez. In verde bosco (un colore che usa molto) Julianne Moore, grigio chiaro Tilda Swinton, spettacolare sfumato viola per Araya A. Hargate detta Chompoo, attrice e modella tailandese, look Cenerentola per la tenera Fanning. Dopo la proiezione la cena ufficiale di apertura all’Agorà.
Durante la serata un susseguirsi di abiti-guaina, chiffon leggeri e impalpabili, costruzioni architettoniche. Il primo red carpet del Festival di Cannes 2019 è un insieme variegato di stili e colori. Con una micro tendenza: l’accento sul reggiseno, a vista. Ma l’attenzione dei fotografi è tutta per l’abito di Elle Fanning, la prima giurata regale del Festival. Lo zebrato corto di Charlotte Gainsbourg, la guaina scultorea con scollatura profondissima di Izabel Goulart, il top anni Ottanta con gonna lunga e spacco di Selena Gomez. Ma sul primo red carpet del Festival di Cannes 2019, quello della serata di inaugurazione, a far girare le teste è stato il look di Elle Fanning, presente sulla montée des marches come membro della giuria. Sarà stato il mantello che ha abilmente manovrato come una principessa, le spalline rinforzate, il punto vita segnato da una decorazione floreale, o anche solo lo chignon curato al punto da definirlo “regale”, sta di fatto che il suo Gucci era veramente una delizia. Così come il Mugler indossato – a sorpresa – da Chloë Sevigny. Lei che in oltre vent’anni di carriera ci ha abituati a due misure, l’extra corto oppure il lungo. Assieme a Selena Gomez, protagonista con lei del film di apertura, The dead don’t die (I morti non muoiono) di Jim Jarmusch, ha creato una piccola tendenza: quella che pone l’accento sul reggiseno a vista, staccato dal resto dell’abito, come per Selena; che emerge dall’abito in un tessuto differente per Chloë.