Cari Jiemmini dell’agenzia di moda Milano JM una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, dopo gli abiti neri che hanno caratterizzato i Golden Globe e dei premi Bafta, in segno di protesta contro le molestie e in difesa delle donne per il movimento Time’s Up e Mee Too, sul tappeto rosso degli Oscar si rivedono il bianco e tutte le sfumature di colore. Anche se si torna a parlare della denuncia e del movimento che ad oggi ha raccolto fondi per 20 milioni di dollari a favore delle donne vittime di violenza e molte delle star portano la spilla appuntata sulla scollatura. Sulla passerella che introduce al Dolby Theatre per la serata della 90ma edizione degli Oscar, dominano negli abiti delle star soprattutto tutte le sfumature del rosa – dal pallido al fucsia -, del rosso e del viola in particolare. C’è anche molto bianco, scelto ad esempio da Jane Fonda, che consegnerà quest’anno il premio al miglior attore, e indossa anche la spilla di Time’s Up che in tante portano in bella vista. L’ultra violet, che è il colore pantone del 2018, è scelto da molte delle attrici come Ashley Judd, ad esempio. Oppure in sfumature meno accese, come il glicine di Salma Hayek. Ma non mancano neanche il verde e l’indaco, come quello dell’abito di Helen Mirren con gioielli di regale eleganza. In una serata degli Oscar 2018 che ha rispettato tutti i pronostici dei bookmakers e che non riservato sorprese o scossoni, il vero vincitore è stato La Forma dell’acqua di Guillermo del Toro, già vincitore alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017, che ha vinto quattro Oscar, tra cui quelli per il miglior film e per la migliore regia. Soddisfazione per l’Italia: il film di Luca Guadagnino, Chiamami col tuo nome, vince l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale firmata da James Ivory.  Tre Oscar minori a Dunkirk di Christopher Nolan, seguito da Tre manifesti a Ebbing, Missouri, che ha vinto per il migliore attore non protagonista e la migliore attrice protagonista. Con due Oscar invece L’ora più buia, che ha vinto sia per il make up che con il migliore attore, Gary Oldman. Due Oscar anche per Blade Runner 2049, ma non quello per la scenografia che vedeva in corsa l’italiana Alessandra Querzoli. Soddisfazione anche per Coco, il film animato della Pixar, vincitore di categoria e per la migliore canzone originale. Un Oscar e’ andato anche a Get Out, migliore sceneggiatura originale. Un Oscar anche a I, Tonya per l’interpretazione da non protagonista di Allison Janney.