Cari Jiemmini dell’agenzia di moda JM, una delle migliori agenzie serie per modelle e modelli di Milano, la Grecia è per metà fuori dall’euro? Sì e no. La decisione di ieri del consiglio direttivo della Banca centrale europea chiude infattiuno dei rubinetti ai quali le banche del Paese – tecnicamente in bancarotta – potevano attingere per ottenere liquidità. Cioè soldi con cui pagare stipendi, costi della macchina statale, debito e interessi. Nel dettaglio, la Bce ha cancellato la deroga grazie alla quale fino a ieri aveva accettato anche i titoli emessi dal governo della Grecia– da tempo considerati dalle principali agenzie di rating e dalle stesse autorità Ue al livello spazzatura, utili solo alla speculazione finanziaria – quale garanzia per l’emissione di prestiti e liquidità. Esattamente come quando, per prendere un prestito personale, il proprio patrimonio non è considerato sufficiente a coprire, almeno in parte, il rischio del finanziamento. Questa eccezione era valida appunto per la Grecia e per Cipro ma solo in virtù del programma di risanamento avviato. In altre parole, il messaggio è chiaro: Alexis Tsipras non può permettersi di non trovare una soluzione con la Troika entro il 28 febbraio. Le altre strade di approvvigionamento finanziario sono ridotte. Per questo, dall’11 febbraio la Grecia sarà ancora più in bilico di quanto non sia mai stata.